La vida es un cigarrillo: La vita è una sigaretta:
humo, ceniza y candela… fumo, cenere e fiamma…
Unos lo fuman de prisa, Alcuni la fumano in fretta,
y algunos lo saborean. Altri la assaporano.
(Manuel Machado, Tonás y Livianas)
Il rock viene da sempre associato a scelte di vita estreme, frenetiche, dissolute: sesso, droga, rock’n’roll… e suicidio.
Da quel 18 maggio del 1980 in cui Ian Curtis, leader dei Joy Division e icona della fragilità umana, decise di togliersi la vita a soli 23 anni, allo stesso 18 maggio, stavolta del 2017, in cui Chris Cornell, storica voce dei Soundgarden, degli Audioslave e dei Temple of the Dog, venne trovato impiccato in una camera d’albergo a Detroit.
Entrambi morti di maggio, il mese della primavera, della rinascita, della vita.
Ninetta mia, crepare di maggio
Ci vuole tanto, troppo coraggio
Ninetta bella, dritto all’inferno
Avrei preferito andarci d’inverno
Così cantava De André nella Guerra di Piero.
Ma neanche la bellezza di maggio è bastata a colmare la disperazione, il senso di vuoto e di solitudine di queste magnifiche anime tormentate.
Nel 1972, a chiusura del visionario album, tanto amato da Chris Cornell, The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, David Bowie inserisce Rock’n’roll Suicide.
Lo struggente e incantevole brano è l’ultimo disperato messaggio dell’alieno Ziggy ai terrestri, una dedica a una rock star ormai stanca, disillusa, che ha perso l’entusiasmo nei confronti della vita e del mondo.
La ballata inizia con la chitarra acustica di Bowie e quattro semplici accordi, per evolvere aggiungendo basso, chitarra elettrica, archi e fiati, verso un grido finale che porta con sé una carica di ottimismo, nonostante stia per giungere la fine dell’esperienza dell’alieno Ziggy – alter ego di Bowie – sul pianeta Terra. L’artista ha dichiarato riguardo al brano che «quando sei tanto giovane non riesci a credere che ti possa venire meno la capacità di essere così entusiasta e spavaldo nei confronti del mondo, della vita, dell’esperienza. Sei convinto di avere praticamente scoperto tutti i segreti della vita. Rock ‘n’ Roll Suicide era un modo per dichiarare la fine dell’effetto-giovinezza».
Mi piacerebbe dedicare Rock’n’roll Suicide a Chris, a Ian e a tutti i suicidi di maggio, che ci hanno lasciato troppo presto ad affrontare la morte mentre tutto intorno esplodeva la vita. A loro e a chi oggi attraversa un momento di vuoto, di disperazione e smarrimento vorrei dire: “Non sei solo… Dammi le mani, sei meraviglioso”.
Il tempo prende una sigaretta, la mette nella tua bocca
Alzi un dito, poi un altro dito, poi la sigaretta
Il pubblico chiama, indugia, poi tu dimentichi
Oh, sei un suicida rock ‘n’ roll
Sei troppo vecchio per mollarlo troppo giovane per sceglierlo
E l’orologio attende pazientemente la tua canzone
Passi davanti a un caffè, ma non mangi perché hai vissuto troppo a lungo
Oh, no, no, no, sei un suicida rock ‘n’ roll
I freni della Chevrolet stridono mentre attraversi la strada barcollando
Ma invece spunta il giorno, così ti affretti verso casa
Non lasciare che il sole bruci la tua ombra
Non farti imprigionare da una vita banale
Sei così naturale, religiosamente irriverente
Oh no, amore, non sei solo
Ti guardi, ma sei troppo ingiusto
Hai la testa ingarbugliata,
ma se io riuscissi a fare in modo che ti importi qualcosa
Oh no, amore, non sei solo
Non importa cosa o chi sei stato
Non importa quando o dove hai visto
Tutti i coltelli sembrano lacerarti il cervello
Ho avuto la mia parte, ti aiuterò col dolore
Non sei solo
Accenditi con me, e non sarai solo
Accendiamoci e non saremo soli
Dammi le mani, perché sei meraviglioso
Dammi le mani, perché sei meraviglioso
Oh, dammi le mani
Per Diego. Non sarai mai solo.
Arianna e Valentina
1 Comment
DIEGO NON SARAI MAI SOLO!!
Grazie Ary e Vale, vi voglio un mondo di bene!!!!!