La frequenza del suicidio in Italia è cambiata dalla fine dell’800 agli anni ’80 del XX secolo, e ha visto un aumento progressivo dei suicidio negli anziani e una progressiva riduzione tra gli adolescenti. Tuttavia, nell’ultimo trentennio si è assistito ad un inversione di tendenza nella frequenza del suicidio nelle fasce d’età più avanzate e una sostanziale stabilizzazione del fenomeno tra gli adolescenti. Le due figure mostrano l’andamento dei tassi suicidari nelle varie fasce d’età sia nella popolazione maschile (fig 1) che in quella femminile (fig 2).
Come si può evincere da queste tabelle, in Italia gli anziani continuano a rappresentare la fascia d’età più a rischio di suicidio.